Scheda evento
RAIMONDO di SANGRO, primo Gran Maestro di uno Stato italiano (1710-1771)
RAIMONDO di SANGRO, primo Gran Maestro di uno Stato italiano (1710-1771)

In occasione del trecentesimo anniversario della nascita di Raimondo di Sangro (30 gennaio 1710), principe di San Severo, il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia ha allestito, in collaborazione con la Casa Editrice Alos di Napoli e con il Comitato per le

Celebrazioni del Trecentenario della Nascita di Raimondo di Sangro, una mostra sulla poliedrica personalità del principe, uno degli esponenti più in vista della vita culturale e mondana meridionale intorno alla metà del XVIII secolo, in tutti i suoi aspetti di scienziato, filosofo, editore, architetto, alchimista e primo Gran Maestro della Libera Muratoria del Regno di Napoli e Sicilia. Raimondo di Sangro, già Maestro Venerabile della loggia «Perfetta Unione», divenne Gran Maestro il 24 ottobre 1750. La massoneria napoletana conobbe, sotto la sua guida, una rapida espansione, che la portò ad articolarsi in quattro logge, intitolate, secondo la consuetudine del tempo, con il cognome del proprio venerabile : Zelaya, Moncada, Carafa e Tschoudy. Il principe di San Severo promosse, inoltre, la diffusione nella città partenopea di pratiche esoteriche e di argomenti di interesse alchemico, che trasfuse, in seguito, nelle opere d’arte della celebre cappella di famiglia. Dopo una prima reazione anti-massonica, Raimondo di Sangro chiese udienza a Carlo VII di Borbone, rassicurandolo sulla natura legittimista della sua Obbedienza. A seguito della bolla di condanna della «società dei frammassoni» da parte di Benedetto XIV (28 maggio 1751), anche il Re

di Napoli e Sicilia s’adeguò con l’editto del 10 luglio 1751.




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